Per IHPL o Luce Pulsata si intende un lampo di luce nel campo del visibile e del vicino infrarosso, di forte intensità.
La quantità di luce emessa viene indicata in Joule.
COME E' OTTENUTO IL CAMPO DI LUCE
Si utilizza una particolare lampada a gas alla quale viene erogata un’ alta quantità di energia nel campo elettrico per un brevissimo tempo (max 40 millisecondi), energia che la lampada trasforma in energia nel campo luce. La luce emessa ha lunghezze d’onda (colori) che spaziano dal violetto (circa 390 nmnanometri) all’ infrarosso non visibile, circa 1200 nm, che praticamente viene avvertito come calore.
La lampada è realizzata in modo che essa può assorbire energia elettrica e trasformarla in luce solo per tempi brevissimi.
Si tratta quindi di avere un alimentatore per detta lampada capace di fornire l’energia nel tempo richiesto.
I PERCHE' DEL RAFFREDDAMENTO
La lampada, seppure in flash brevissimi, produce forte quantità di energia. Tuttavia, non tutta l’energia elettrica che riceve viene trasformata in energia luce. Infatti si può calcolare che, posta 100 la quantità di energia elettrica ricevuta, ne trasforma in luce solo il 40% circa.
Tutta l’energia non trasformata si converte in calore, sulla lampada stessa e sulle parti che la circondano. E’ quindi necessario raffreddare le parti perché altrimenti dopo pochi minuti di funzionamento si distruggerebbe la macchina stessa.
Logicamente si deve provvedere ad un sistema di raffreddamento adeguato alla quantità di calore da eliminare. Tassativamente, un apparecchio con alta emissione deve avere un sistema di raffreddamento capace di smaltire una grande quantità di calore in tempo rapido e detto sistema deve avere necessariamente dimensioni adeguate.
I PERCHE' DI UN RAFFREDDAMENTO AD ACQUA
Per quanto descritto sopra le apparecchiature raffreddate ad aria dispongono di energia in quantità inferiore,
aumenta il tempo che intercorre tra uno sparo ed il successivo, con la
conseguenza che la pelle si surriscalda molto a causa degli infrarossi. Nel caso di apparecchi con livello di emissione limitato quindi, con
limitata quantità di calore da smaltire, il raffreddamento può essere
effettuato con aria forzata, sulla lampada e sulle parti raggiunte dal
lampo di luce; l’aria però non è una buona conduttrice di calore e
quindi non è possibile avere il raffreddamento in tempi brevi. Ciò
costringe ad aumentare il tempo di pausa fra uno spot e l’altro
limitando quindi anche la velocità e la possibilità di impiego dell’apparecchio.
Per poter utilizzare quantità elevate di energia, è preferibile raffreddare per mezzo della circolazione di liquido attraverso un sistema di pompe e un radiatore di scambio intercooler. Il liquido utilizzato deve essere perfettamente trasparente affinchè non assorba a sua volta energia luminosa. Si usa generalmente acqua demineralizzata, bidistillata. Queste tipologie di macchine si dicono raffreddate ad acqua
Ad acqua perché
L’energia luminosa emessa contiene anche una parte di lunghezza d’onda nel campo degli infrarossi (la parte oltre i 900 nm), emissione che produce solo calore, il quale non solo non serve ma è indesiderato e molesto per la pelle.
L’acqua assorbe completamente le emissioni infrarosse e quindi le elimina, a differenza di ciò che avviene col raffreddamento ad aria.
Ad acqua perché
Col raffreddamento ad acqua si può emettere maggior quantità di energia,
il tempo di ripetizione è più rapido ed
il trattamento è più gradevole
per la persona sottoposta.